DE ALEXANDRIS SANDRO (Torino 1939)
Sandro De Alexandris nasce nel 1939 a Torino (Italia), città in cui vive e lavora.
Nel suo lavoro sono riconoscibili due grandi fasi: la prima dagli anni 60 agli anni 80, in cui studia superfici, spazi e forme in quanto entità fisiche, riducendo sia i mezzi d’azione che l’intervento formativo stesso; la seconda dagli anni 80 ad oggi, in cui pensa alla pittura come oggetto metaforico e soggetto del fare, instaurando un rapporto di confronto e scambio con la pittura.
Fin dagli inizi della sua carriera, quindi, vi è la ricerca di una struttura formale essenziale, dove la linea orizzontale è il grado zero della conoscenza.
Misura è la parola-chiave per comprendere il lavoro di De Alexandris. Ogni scelta è oculata e funzionale al risultato da ottenere. Utilizza materiali caldi (legno e carta) ma anche lamiere per eliminare il superfluo e strutturare in modo elementare una superficie che non vuole essere oggetto bensì possibilità.
– Carte e Spessori Orizzontali, serie di nude presentazioni di segni lineari schematici tracciati sulla carta tramite fustellatura.
– Bianco+Bianco, otto tavole identiche su cui sono disposti cubetti bianchi alla cui base sta quella che De Alexandris definisce una matematica della plasticità.
– Misure di spazio, formato comune sul quale traccia dei solchi e sporgenze orizzontali lungo tutta la larghezza della superficie, disposti secondo un ordine calibrato.
– TS, ovvero tempo-spazio, opere collocate a parete o a terra, ma di natura ambientale, dalla forte presenza scultorea.
– Prosegue le ricerche sulla carta come riflessione sulla forma-luce. Riprende le precedenti sperimentazioni, con graduali complicazioni delle possibilità combinatorie derivate dall’ipotetico grado zero.
– t/n, in cui t in minuscolo sta per il tempo relativo e n è il neutro dell’indeterminato in matematica. Si tratta di cartoni bianchi solcati da incisioni minime, fitte e ripetute con regolarità, effettuate mediante un bisturi e con l’aiuto di un righello.
Negli anni 80 sposta l’attenzione del suo lavoro verso spazi orizzontali, con i trittici, anche se, a differenza dell’impostazione tradizionale, le tre parti non risultano realmente separate, risultando così concatenate logicamente. Da qui prende il via una serie di opere realizzate mediante sovrapposizione di carte colorate, che portano l’artista a un ritorno verso la pittura.
Più che di riconciliazione sarebbe corretto parlare di una voluta astinenza per arrivare a restituire alla pittura la propria messa in opera. Ciò che De Alexandris mostra è l’altrove della pittura. I luoghi e gli spazi che rappresenta servono a creare uno stato di sospensione, dislocamento. Dentro la pittura De Alexandris torna a occuparsi di ciò che riguarda la natura originaria dell’atto pittorico, della sua presenza, della sua comprensione e della sua percezione senza voler descrivere, raccontare o aggiungere nulla al mondo che sta fuori di essa.
Vai alla Mostra Personale 2017 Sandro De Alexandris "Oltre le trasparenze".
Codice | Soglia |
Tecnica | Olio e pastello su cartoncino intelato. |
Dimensioni | Dimensioni 100x70cm |
Anno | Anno 1997 |
Numerazione | Opera unica |
Note | Autentica dell'Artista su fotografia |
Codice | Senza Titolo 1995 |
Tecnica | Olio e carboncino su carta |
Dimensioni | Dimensioni 75x56cm |
Anno | Anno 1995 |
Numerazione | Opera unica |
Note | Autentica dell'Artista su fotografia |
Codice | Trasparenze |
Tecnica | Olio e pastello su cartoncino |
Dimensioni | Dimensioni 100x70 cm |
Anno | Anno 1998 |
Numerazione | |
Note | Autentica dell'Artista su fotografia. |