LA PIETRA UGO (Bussi sul Tirino 1938)
Ha iniziato a dipingere negli anni Sessanta, e ha conseguito la laurea in Architettura nel 1964 presso il Politecnico di Milano. Tutto il suo lavoro è orientato verso la ricerca di un equilibrio tra l'uomo e l'ambiente, sperimentando in ambiti diversi e superando i confini disciplinari. Ha fondato e fatto parte di gruppi d'avanguardia italiani, quali quello del Cenobio, del Design Radicale e della Global Tools. Ha diretto le riviste In (1971-74), Progettare Inpiù (1973-74), Brera Flash e Fascicolo (1976-79) e, dal 2000, Artigianato tra arte e design; nel 1980 è stato redattore della rivista Domus. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il Compasso d'Oro nel 1979 per una ricerca di arredi per le Case Gescal. In qualità di designer risultano numerose le sue collaborazioni con aziende quali Arosio Viscardi, Gruppo industriale Busnelli, Poggi, Sellaro e Zanotta fra le principali. Punto principale delle sue idee è l'importanza dell'artigianato, che reputa più completo e funzionale rispetto alle produzioni industriali di design; La Pietra ha permesso molte collaborazioni tra artigiani italiani e designer lavorando sulla realtà nazionale. Gran parte delle sue opere ha una doppia firma, quella di La Pietra e quella dell'artigiano che ha realizzato l'opera. Crede nel "recupero della manualità” per contrastare la produzione seriale e nell'importanza di esplorare la città e le sue periferie, per riflettere sulle trasformazioni degli ambienti in cui l'uomo contemporaneo vive.
Ugo La Pietra si rende noto in quanto artista già alla fine degli anni Cinquanta. La sua ricerca nell'ambito pittorico inizia con la produzione Minimi Segni che troverà il suo apice fra il 1962 e il 1963 nel gruppo Cenobio, composto da Ugo La Pietra, Agostino Ferrari, Ettore Sordini, Angelo Verga, Arturo Vermi, che si contrappone alle correnti della pop art, dell'arte oggettuale e dell'arte cinetica. Proseguì la sua sperimentazione con la Sinestesia tra le arti, portando avanti un processo creativo che vedeva protagoniste e in relazione varie discipline formali (pittura segnica, arte concettuale, narrative art, nuova scrittura, cinema d'artista, arte nel sociale, neoeclettismo, ma anche architettura radicale, installazioni urbane, ambienti disequilibranti, neo-eclettismo e design territoriale), come si può rilevare per esempio in: Lepre lunare, Effetto randomico, Strutturazioni tissurali, Sistema disequilibrante.
Alcuni progetti:
Ugo La Pietra conduce una consistente e intensa attività di comunicazione con la scrittura di saggi e articoli per riviste d'arte e di architettura. Dagli anni Settanta dirige le riviste IN, Inpiù, Brera flash, Fascicolo, Caleidoscopio, Area, Abitare con arte, Artigianato tra arte e design. Ha lavorato come redattore per D'Ars, Domus e AU e in quanto direttore artistico per Mestieri d'arte.
Cura diversi libri, tra cui:
Organizza e cura più di 900 mostre personali e collettive in cui coinvolge sia artisti che designer per istituzioni nazionali e internazionali: Triennale di Milano, Fondazione Mudima e il Museo della Permanente (Milano), la Biennale di Venezia, il Museum of Modern Art e il Museum of Contemporary Craft di New York, Centro Pompidou a Parigi, la Galleria Palazzo Galvani di Bologna, alla Neue Galerie di Graz, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Fortezza da Basso a Firenze, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, al Museé Departemental di Gap, al Museum Für Angewandre Kunst Colonia, al Museo Nordio Linz, al Royal College of Art di Londra, alla Biennale di Chateauroux, alla Biennale di Albisola, al Palazzo Bricherasio di Torino, alla Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino (FR), allo Spazio Oberdan (Cineteca Italiana), al Museo di Villa Croce a Genova, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, al FRAC Centre di Orléans, al MIC di Faenza. Al momento è aperta una mostra al museo MAGa di Gallarate.